Che ci fossero novità nell’aria era certo sin da fine 2019, quando dalla FIA trapelò l’indiscrezione dell’inversione (dal 2022) della classi delle Vetture R dalla più performante R2 alla meno prestazionale R5. Restava libera la classe R1. Oggi la FIA con una nota ha fatto conoscere nuovi aspetti regolamentari che di fatto rivoluzioneranno il WRC a partire dal 2021.
La denominazione WRC sarà soppressa, lasciando spazio a quella di Rally1. Questa tipologia di nuove vetture, ibride e sempre 4×4, andranno a sostituire l’odierna categoria WRC, al di sotto troveremo le Rally2, le attuali R5, poi troveremo la categoria Rally3, cioè le auto che oggi gareggiano come R4. Le nuove Rally4 e Rally5 saranno le meno prestazionali due ruote motrici.
La FIA ha chiara intenzione di rilanciare il settore cercando di eliminare la confusione delle classi, equilibrare le prestazioni e ridurre i costi. Pacco batterie standard per tutti, cella di sicurezza con specifiche obbligate ed il tetto di 500.000 euro a vettura, riducendo i costi di un 35% rispetto allo stato attuale.
La speranza è di attirare quanti più costruttori possibili, tornare ad auto elaborate simili a quelle in produzione ma dalle forme più aggressive e know how ibrido da trasferire alla produzione di serie.
Le caratteristiche? Escursioni delle ruote ridotte, ammortizzatori e barre anti-rollio semplificati, design unico per il braccio trasversale. Trasmissione a cinque velocità simile alle attuali R5. Differenziale di livello semplice, nessun differenziale centrale, solo una trasmissione cinematica. Sono consentite al massimo sei kit trasmissione per auto per l’intera stagione.
La classe Rally 1 sarà la classe regina, con prestazioni elevatissime, ma prestandosi all’ibrido e derivando dalla stessa evoluzione delle attuali R5,
Che ne pensate di questa rivoluzione?
Giuseppe Piccioni, Rally Factor Driving School
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