Ecco a voi il 4 cilindri di serie più potente del mercato! Tanto è stratosferica, l’unità di Mercedes-AMG A 45 S, da eclissare persino le proprietà del fratello minore, il 2.0 da 387 cv che equipaggia Mercedes-AMG A 45 e basta. Per non parlare di Mercedes-AMG A 35 la “miseria” di 306 cv. Tra le foreste del Baden-Württemberg, stavolta l’hanno combinata molto, molto grossa.
Il nuovo 2.0 (codice motore M139) non deriva dal “due litri” messo a punto per la AMG A 35 (che infatti si chiama M260). E’ realizzato interamente in alluminio ed è stato ottimizzato per essere ruotato di 180°: il sistema di aspirazione è ora avanzato, dove riceve più aria, mentre il turbo e il collettore di scarico sono nella parte posteriore vicino all’abitacolo. I benefici si misurano in un miglior “routing” dei condotti, una lunghezza ridotta di quelli di aspirazione e di scarico nonché favoriscono un’installazione più piatta nella parte anteriore, a vantaggio dell’aerodinamica della carrozzeria. Il suo peso è di appena 160,5 kg e si caratterizza per un rapporto di compressione di 9:1. I pistoni in alluminio forgiato che scorrono nei cilindri rivestiti con il trattamento Nanoslide, un brevetto AMG che arriva direttamente dalla Formula 1
Il turbocompressore è di tipo twinscroll, condotti di scarico separati, con l’abbinamento dei gas di 2 cilindri per ciascun condotto, completati da condotti in uscita dal compressore anch’essi sdoppiati. Il turbo lavora con pressione di 1,9 bar per la A 45 e 2,1 bar per la A 45 S, che oltre a 34 CV ha anche 20 Nm di coppia in più: sono 480 per la 45 e 500 per la 45 S. Per la prima volta su questa cubatura, Mercedes introduce cuscinetti a rulli per l’alberino della turbina e del compressore, come avviene sul V8 4 litri: l’intervento riduce gli attriti meccanici al regime minimo di rotazione del turbo e velocizza l’attivazione fino ai 169 mila giri/min, regime massimo. Resta da evidenziare il sistema di raffreddamento del turbocompressore, adesso anche ad aria – oltre acqua e olio – grazie alla canalizzazione dei flussi dalla calandra attraverso una copertura del motore sagomata per creare un condotto che va dritto al turbo.
Il regime massimo di rotazione è 7200 giri per entrambi i motori. Grazie a una gestione elettronica raffinata, i tecnici hanno ritagliato una curva di coppia modellata per raggiungere il picco di Nm su ciascuna specifica nella fascia alta del contagiri: 500 Nm sono posti tra 5.000 e 5.250 giri/min, per offrire la sensazione di progressione della spinta propria degli aspirati. Non vorrà dire certo avere un motore vuoto in basso, tutt’altro. La spinta sarà progressiva. La pompa dell’acqua, infine, è controllata da un motorino elettrico e può gestire le diverse fasi – dal warm-up al raffeddamento nella guida più spinta – in modo indipendente dal regime di rotazione del quattro cilindri.
Fra le altre particolarità tecniche del 2.0 M139 ci sono il trattamento per le pareti dei cilindri, studiato per migliorare la scorrevolezza dei pistoni, e gli iniettori della benzina a due stadi: questa tecnologia, mai utilizzata prima da Mercedes per un motore 4 cilindri, fa si che il carburante venga prima immesso nelle camere di combustione e poi in una seconda fase direttamente nel collettore di aspirazione.
Il due litri ha inoltre il filtro anti-particolato, presente su molti nuovi motori benzina a iniezione diretta affinché possano superare i nuovi test sull’inquinamento. Il motore M139 sarà ripreso anche dalle AMG CLA 45 e AMG GLA 45.
L’assemblaggio è come sempre in Mercedes-AMG affidato a un singolo tecnico. “Un uomo, un motore”, filosofia completata da postazioni di lavoro da Industria 4.0 per ergonomia degli spazi e qualità dell’intero processo.
Sospensioni e trasmissione: anteriore McPherson, posteriore a 4 bracci, sospensioni attive Ride Control AMG a tre modalità, trazione integrale 4MATIC+ con Torque Control per una ripartizione della coppia motrice variabile su ciascuna delle quattro ruote. E con il Drift Mode, il sovrasterzo di potenza non è più un errore, ma una funzione inclusa nel manuale di istruzioni. Il cambio? L’automatico doppia frizione 8G Speedshift DCT AMG con paddle al volante e pulsante Race Start per le partenze da fermo alla Fast and Furious. Tutto concorre a un obiettivo ben preciso: elevare la dinamica di marcia e l’esperienza di guida sportiva a livelli finora impensabili nella categoria delle compatte.
Giuseppe Piccioni, Rally Factor Driving School
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