Seguendo la crescita di dimensioni e peso delle automobili, anche cerchi e gomme sono diventati sempre più grandi. In certi casi esageratamente grandi, a volte in maniera insensata.
Il cerchio fa l’auto si dice, ed è vero che più sono grandi e larghi i pneumatici, più trasmettono grinta e dinamismo.
Andiamo in concessionaria, scegliamo la nostra auto nuova e ci facciamo tentare dalle ruote grandi, che stanno un gran bene. Anche se stiamo comprando un’utilitaria.
L’entusiasmo si placa quando arriva il momento di sostituire le gomme perché ci rendiamo conto che quell’impatto estetico sportivo ha un prezzo, spesso incoerente al tipo e al valore dell’auto stessa.
Ma per fortuna ci sono gli orientali che, a poche decine di euro, offrono gomme di qualsiasi taglia che fanno al caso nostro.
Aumentando la richiesta, si moltiplicano i marchi dai nomi più assurdi e sconosciuti, provenienze sospette e qualità scadente.
Quando chiedo “ma come vanno ste gomme?” ricevo più o meno sempre le stesse risposte giustificative.
“per quello che devo farci io vanno bene”
“mi trovo benissimo, vanno come le michelin ma costano 1/5“
“sono una sottomarca ma praticamente vanno come le top di gamma”
“tanto vado piano”
E altre risposte simili. Anche se quella vera, quella sincera, sarebbe “la mia macchina deve fare scena però non mi va di spendere cifroni nelle gomme perché quei soldi mi servono per dare l’anticipo per l’iphone 15 con il quale mi atteggerò socialmente”.
Gli pneumatici non sono tutti uguali. Si, sono tutti neri e più o meno rotondi ma non è sufficiente per determinarne le qualità.
Ricordiamoci sempre che l’unico punto di contatto tra il nostro veicolo e la strada sono quelle poche decine di centimetri di battistrada. Che ci fanno accelerare, sterzare e frenare, che combattono con l’acqua, con la neve e con qualsiasi altra condizione atmosferica.
Sono fondamentali e non vanno mai prese sottogamba e scelte solo per il prezzo più basso.
Numerosi test di enti e testate, dimostrano quanto sia sensibilmente mutevole il comportamento della medesima auto equipaggiata con diverse coperture. Differenze che sfociano anche nel pericolo, nel caso di prodotti estremamente economici.
Non è solo una questione di andare forte o no, ma di riuscire a fermarsi o meno prima di un ostacolo o riuscire a scartarne uno improvviso o scaricare l’acqua di una pozzanghera durante un forte temporale. Tutte situazioni che potrebbero costarci molto di più rispetto a quello che abbiamo risparmiato all’acquisto delle gomme.
Senza considerare la nostra e altrui incolumità.
Se a parità di misura una gomma cinese costa 50 e una premium 300, la differenza non è solo “perché paghi il marchio”.
Quel marchio investirà molto di più nello studio e nella progettazione, dai disegni, ai materiali, dalla carcassa al battistrada. Avrà dipendenti specializzati, attrezzature all’avanguardia, farà studi ed evoluzioni continue, avrà laboratori di prova, farà test su strada ecc.
Ogni pneumatico è un mix di tenuta di strada su asciutto, su bagnato, di frenata, rigidità, silenziosità, durata e scorrevolezza. Non basta essere nero, rotondo e girare.
Allora è giusto prendersi un minimo di tempo, valutare l’uso e le proprie esigenze e scegliere in maniera più responsabile evitando di guardare esclusivamente il prezzo di listino.
Ci sono proposte sicure per tutte le tasche di marchi rinomati e sicuri che forniscono copertoni di qualità senza per forza spendere una fortuna.
Le etichette obbligatorie possono darci un’indicazione sulle specifiche di un pneumatico ma lasciano un po’ il tempo che trovano perché sono autodenunciate dai produttori stessi senza che nessuno faccia dei controlli.
Si può chiedere consigli al proprio gommista anche se negli anni ho purtroppo constatato che spesso seguono il trend “la gente vuole spendere poco” proponendo prodotti modesti spacciandoli per ottimi, pur di vendere.
Siamo però nell’era di internet e basta sbloccare il vostro smartphone per trovare caratteristiche e recensioni su ogni cosa.
Guidare un’auto sicura rende i viaggi più tranquilli e può davvero fare la differenza in situazioni di emergenza.
“basta andare piano” è solo un ripiego.
Francesco Abbonante, Rally Factor Driving School
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